Gli spazi lavorativi colmi di Arredi vintage e industriali di Vettorazzo Luigi, ambienti siti nelle ex Ceramiche Carraro, tornano ad ospitare l’arte ceramica con le personali di Andrea Reggiani e Giordano Giampaolo. In occasione della XXII edizione della Festa della Ceramica – Portoni Aperti a Nove la mostra “Fare dell’arte il proprio mestiere” propone al pubblico una selezione di opere inserite in un contesto legato al lavoro. Il motto che presenta l’esposizione è una sintesi del modus vivendi dei due creativi.
Andrea Reggiani e Giordano Giampaolo sono personalità artistiche distanti, anagraficamente e per modalità espressive, eppure accomunati da alcuni punti di tangenza: essere mossi da una lucida passione, la fascinazione per l’arte ceramica vissuta a Venezia, la propensione a risolvere con caparbietà ogni problema tecnico incontrato, la volontà di uscire dagli schemi artistici del consueto. Le loro opere riflettono stati d’animo e visioni lungimiranti sul presente, radicandosi indifferentemente nel design, nell’arte figurativa, nella sperimentazione.
Andrea Reggiani (1980) propone opere e oggetti, anche funzionali, delineati attraverso una sintesi formale che sa interrogarsi sul design contemporaneo con una sana dose di ironia. Forte di colori e campiture piene, di smalti brillanti e terre grezze atte a mostrare l’unicità del pezzo, il suo operare mira a racchiudere in pochi gesti una prassi quotidiana. Una ricerca che, toccando diverse declinazioni ceramiche, è anche sfida tecnica e che risente di un passato grafico-visuale di quel che oggi viene definito street-art. Più pragmaticamente il suo muoversi con costanza e dedizione tra stampi in gesso e stampanti 3d è la risposta ad un mondo virtualmente sconnesso.
Dal canto suo Giordano Giampaolo (1952) per questa esposizione ha realizzato una serie di opere che attingono dalla sua lunga e variegata esperienza artistica. L’artista veneziano vanta molte più primavere del collega e la ceramica è stato uno dei molti media attraverso cui ha dato forma alla sua arte figurativo-gestuale. Se la progettazione di alcuni dei Moduli risale al lontano 1974, la realizzazione odierna ha risentito dei concetti legati all’essere gruppo, nonché alla rappresentazione della dicotomia insita nelle nostre esistenze. Le sue composizioni mettono assieme elementi simili in cui sta allo spettatore cogliere qualcosa di emergente: l’unione di diversità quale metafora della forza che l’insieme porta con sé.
Andrea Reggiani & Giordano Giampaolo: fare dell’arte il proprio mestiere
a cura di Lampi Creativi
6-7-8 Settembre 2019
XXII Festa della Ceramica – Portoni Aperti
c/o Arredi vintage e industriali di Vettorazzo Luigi
via Silanello 20/6 – Nove (VI)
Info: www.lampicreativi.it